lunedì 15 dicembre 2008

La mission

La situazione di partenza:
Il Centro Infanzia a Mandriola è stato fortemente voluto da tutta la Comunità cristiana che ha espresso apertamente il desiderio di una scuola materna parrocchiale, non statale.
Precedentemente i bambini venivano portati in diversi asili della zona, impedendo quel forte momento di aggregazione costituito dall'incontro tra tante giovani famiglie legate al territorio e con i medesimi problemi e interessi.
Insieme con la chiesa e agli spazi per le attività giovanili, il Centro Infanzia costituisce un elemento essenziale e indispensabile per la formazione di una comunità, punto nodale necessario per creare parrocchia, comunione, celebrazioni e liturgie.
Il Centro Infanzia voluto e creato innanzitutto come servizio per la formazione del bambino, è frutto della partecipazione e dell'impegno di tante persone di buona volontà; studiato e predisposto perchè fosse un servizio di altissima qualità.
Il Centro Infanzia vuole favorire:
- l'aggregazione del quartiere,
- il dialogo e la socializzazione tra famiglie – scuola – parrocchia,
- la formazione della comunità;
inoltre:
- permette di essere direttamente coinvolti nelle scelte a favore dei bambini che intendiamo educare,
vuole essere un notevole supporto per la continuità della nostra scuola elementare.
Il centro Infanzia elabora la sua “Misson” guardando la sua identità complessa di “scuola”, “cristiana”, “educativa” e tenendo fortemente presenti i tre fattori, fortemente integrati tra loro:
avrà una indirizzo "cristiano" non nel senso che ai bambini saranno fatte recitare preghiere o saranno appesi crocefissi o immagini sacre nei vari ambienti (e ciò non significa assenza completa di segni e raffigurazioni legate alla storia e alle nostre tradizioni), quanto piuttosto nel senso di condurre i bambini a comprendere che quanto è umano, vero, bello, buono, giusto, ecc... è anche cristiano.
Per "educazione" si intende: formazione del bambino all'apertura, al rispetto delle persone e delle cose, alla generosità, alla scoperta del bello e della natura, alla spontaneità, alla socialità, al bisogno di stare insieme, al dialogo, al gioco, alla scoperta anche delle realtà spirituali, ecc...
"Scuola cristiana" significa ancora che l'ambiente deve trasmettere un clima famigliare, semplice, accogliente, gioioso... in cui anche le famiglie possano entrare liberamente per portare il loro contributo di servizio o di assistenza a beneficio di tutti, senza interferire nella vita della scuola.
Nessun bambino sarà discriminato per motivi religiosi; i genitori iscrivendo i loro bambini sanno che tutto ciò che costituisce, a giudizio delle educatrici e del Comitato, buono e meritevole di essere insegnato, sarà messo in atto.
Il Centro Infanzia di Mandriola vuole essere una Scuola Materna Parrocchiale aperta, con un programma educativo e uno Statuto, in modo da rendere possibile una gestione chiara, trasparente e partecipata.
Il Centro Infanzia è stato chiamato: "Padre Antonio"
- "Padre" è una parola comune e famigliare ai bambini; dire "padre, "babbo" o "papà"... suscita in grandi e piccoli sentimenti di amore e di affetto; quindi nominare la parola "Padre" in una Scuola materna è un riferimento a tutti i "papà";
- "Padre" è anche Dio, "Padre" più di ogni altro;
- "Antonio" è un nome comune a Padova. Sant'Antonio è il santo più venerato nel nostro territorio; aver intitolato il Centro ad "Antonio" vuole essere un segno di rispetto verso il Santo e verso quanti ne portano il nome, o ne sono devoti;
inoltre "Padre Antonio" è il nome del nostro Vescovo Mattiazzo, che ci ha sostenuto nella realizzazione dell'opera.


Il significato della Mission:
Il Centro Infanzia prevede la distinzione tra fascia d'età nido e la fascia d'età scuola infanzia.
L'area nido accoglie bambini dai 12 mesi sino ai 36 mesi per un totale di 40 posti. L'area scuola infanzia accoglie bambini dai 3 ai 6 anni divisi in tre sezioni da 25 bambini per un totale di 75 posti.
E' previsto un servizio di doposcuola per la scuola primaria di primo e secondo grado e un servizio mensa con cucina interna.
Le nostre principali finalità sono:
- favorire lo sviluppo del bambino,
- creare un rapporto di collaborazione e di crescita tra famiglie, educatori e comunità,
- accogliere le caratteristiche di ciascun bambino come ricchezza,
- rispettare i ritmi individuali, motori, cognitivi e fisiologici di ogni bambino.
Sarà nostro dovere che i bambini:
- ricevano adeguate cure nel rispetto della loro persona,
- possano vivere attività ludiche, educative e formative,
- siano stimolati in modo personale per uno sviluppo ottimale della loro identità.
Il Centro Infanzia "Padre Antonio" è una opera d'avanguardia che offre servizi di eccellenza:
- per la struttura edile, ad un piano, in cui tutto l'edificio è studiato e si snoda partendo da uno spazio centrale a lucernaio,
- per i materiali impiegati ecocompatibili con la presenza di bambini,
- per la sicurezza e per l’assenza di barriere architettoniche.
Inoltre il nostro Centro si qualifica per:
- la didattica formativa-educativa,
- l’attenzione alla qualità del servizio erogato,
- la presenza di personale educativo e ausiliario altamente qualificato e selezionato da una apposita equipe,
- il servizio di mensa interno.
Ogni attività e proposta del Centro saranno monitorate attraverso questionari di qualità:
- su come vengono percepite dalle famiglie,
- su come vengono proposte ed espresse dal personale,
- su come vengono apprese e vissute dai bambini.
Le attività educative e formative saranno sottoposte a valutazione mensile, trimestrale e annuale, alla fine di ogni anno scolastico; attraverso indicatori e griglie di valutazione preparati ad hoc.
Le famiglie e la comunità saranno costantemente informate e potranno tenersi aggiornate sulla vita del Centro Infanzia; inoltre i genitori potranno avere contatti diretti e personali con i responsabili del Centro allo scopo di poter seguire costantemente le varie fasi di crescita educativa dei loro bambini..


I principi attuativi dalla Mission:
PRINCIPIO DI SUSSIEDARIETA' E DI RESPONSABILITA':
impegno nel riconoscere a tutti gli operatori ( dirigenti,docenti e non , educatori, bambini, genitori, volontari)il proprio margine di autonomia operativa e di responsabilità nelle scelte( leadership diffusa); in tal modo, ognuno per la sua parte è chiamato ad essere direttamente responsabile per ciò che fa e, così facendo, anche dell'insieme del centro infanzia e della qualità della sua offerta formativa


PRINCIPIO DI PROFESSIONALITA':
impegno a sostenere e a potenziare l'identità di ruolo e la capacità professionale di tutti i suoi operatori, riconoscendo in esse una sicura garanzia di impegno pedagogico, di motivazione al lavoro,e di testimonianza professionale


PRINCIPIO DI EFFICACIA E DI EFFICENZA:
Impegno a fornire un servizio la cui organizzazione renda possibile il raggiungimento degli obbiettivi previsti, e valorizzi al meglio tutte le risorse a disposizione. La realizzazione di quanto fissato dalla progettazione educativa e didattica sarà oggetto di una costante verifica interna ( dal parte del comitato di gestione), di cui è parte integrante la valutazione del servizio espresso dagli utenti( bambini e famiglie). Lo scopo è di tendere ad un costante miglioramento delle prestazione offerte.



PRINCIPIO DI INDIVIDUALIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA:
Impegno a progettare e a realizzare, una programmazione educativa e didattica quanto più possibile individualizzata ponendo attenzione alla centralità del bambino ed il loro diritto ad un percorso educativo formativo che tenga conto delle loro capacità effettive e delle eventualità potenzialità inespresse.

domenica 14 dicembre 2008

Gli ambienti e le attività

UNO SGUARDO ALL'INTERNO DELLA STRUTTURA

Il nostro Centro Infanzia è pensato come un luogo per essere un vero e proprio spazio di vita del bambino, in cui venga rispettata la sua identità di soggetto competente, attivo e critico.
L’ambiente favorisce la sensazione di sicurezza del bambino che si sente accolto ed atteso.
Ogni luogo è destinato ad alcune attività specifiche; questo non significa che il quotidiano sia programmato in modo rigido.
Al contrario ogni giorno il bambino ha la possibilità di concordare il da farsi con le educatrici e le insegnanti in maniera originale, in autonomia e in gruppo.

L’ingresso è il luogo di accoglienza del bambino e dei genitori, simboleggia il momento del passaggio dalla casa al centro e quindi anche il passaggio di affetti,storie e sentimenti.
Sia il bambino che il genitore si sentono accolti in uno spazio riservato alla famiglia dove il benvenuto è caloroso e rassicurante.
I protagonisti di questo momento sono tre:
- il bambino che incontra l’educatore,
lascia giubbetto, gli oggetti portati da casa ecc. nel suo spazio riservato;
- l’educatore che lo accoglie e lo aiuta a salutare la mamma o il papà;
- i genitori che possono comunicare le attese e le necessità del bambino al personale addetto.
L’ingresso rappresenta inoltre i principi di visibilità e condivisione: ogni giorno vengono realizzate delle documentazioni delle attività svolte sotto forma di tracce, filmati, foto, disegni che vengono esposte all'ingresso per documentare e condividere i processi di apprendimento e le esperienze e le emozioni vissute dai bambini.
In questo spazio la famiglia riceve anche tutte le comunicazioni e i messaggi: è qui che verrà esposta la documentazione della giornata di ogni singolo bambino attraverso un diario giornaliero e di gruppo.

L'ufficio segreteria è un piccolo spazio adibito alla gestione dell'archivio dati opportunamente riposti in una cassettiera dotata di chiavi, le quali saranno a disposizione del solo personale incaricato.
Alla segreteria si accede per contattare la persona responsabile del Centro e per i versamenti delle rette e per il dialogo.

Il salone: è lo spazio aperto per giocare e correre, per usare attrezzi e gridare, per preparare scenette e cantare insieme.
In questa sala troveranno spazio i vari giochi.
E' anche lo spazio per le assemblee dei genitori e per le grandi manifestazioni periodiche dei bambini alla presenza dei parenti.
E' uno ambiente "caldo" sia per la parte lignea che costituisce il soffitto, sia per le tinteggiature tenui e calde.

Il lucernaio: è uno spazio circolare illuminato dall'alto da luce solare, al centro di tutta la struttura; necessariamente diventa il luogo di passaggio per ogni attività e per raggiungere ogni altro spazio e ambiente: è la sala centrale di smistamento per le varie attività. E' abbastanza ampia in modo da poter permettere l'incontro degli uni con gli altri, per incontrarsi tutti insieme e dove possono sostare per il dialogo bambini, genitori e personale.
E' lo spazio più illuminato del Centro, dove i bambini pur rimanendo all'interno possono vedere il cielo, le piante, gli spazi esterni e avere la sensazione di libertà.

L'aula di studio e di lavoro: qui i bambini possono comunicare, aggregarsi, fare sperienze di sé e dell’altro, nuove scoperte, ecc.
Ciò che caratterizza l'aula sono le grandi vetrate che danno sul giardino esterno; quindi i bambini avranno l'impressione di essere a contatto diretto con la natura, l'aria, le piante, i fiori, i giochi esterni, ecc...
Ogni mattina ci si riunisce in questo spazio per decidere insieme le attività della giornata ascoltando e dando spazio alle proposte, alle esigenze e ai racconti dei bambini.
È importante che ogni bambino venga reso protagonista delle scelte che riguardano la gestione della propria giornata, in modo da permettergli di svolgere attività accettate autonomamente e non imposte al fine di migliorare la qualità del tempo vissuto al Centro.

La sala da pranzo: ospita il momento del pranzo che come è ormai noto ha un valore simbolico e relazionale molto importante.
Non è solamente la risposta ad un bisogno fisiologico, ma un’occasione per educare il proprio gusto alimentare, per sperimentare l'autonomia nei pasti e la gioia del momento conviviale.
Ogni giorno i bambini apparecchiano la tavola con gli oggetti che ritroveranno anche a casa, siamo convinti che il bambino vada educato subito all’utilizzo dei giusti strumenti.
Le educatrici consumano il pasto allo stesso tavolo dei bambini, questo completa il rapporto di fiducia e amicizia del gruppo.

Il bagno: rappresenta uno dei momenti più delicati della vita del nido: il bambino con il passare del tempo diventa sempre più autonomo e di conseguenza gli va garantita la possibilità di essere accudito nel migliore dei modi, ma anche di avviarsi verso l’autogestione dei propri bisogni.
Per questo motivo è tutto a misura di bambino,
anche il fasciatolo dove può salire autonomamente tramite l’apposita scala.
Una delle sensazioni più piacevoli è quella di esser lavato pulito e accarezzato nel momento del cambio; la qualità di questo momento viene garantita da condizioni che facilitano il dialogo gestuale e verbale tra l’adulto e il bambino.

La stanza del sonno: è riservata esclusivamente al momento del riposo pomeridiano, da avviare in compagnia dell'adulto e degli amici in un' ambiente confortevole, rassicurante e personalizzato.
Il lettino è individuale e caratterizzato da un facile accesso e da oggetti personali, in modo da rendere il bambino autonomo anche nel momento del sonno.
Riteniamo che non si debba interferire con il ritmo e le modalità del sonno di ognuno; perciò la stanza è strutturata in modo che il bambino, camminando o gattonando, possa raggiungere il suo lettino facilmente individuabile ed avviare in compagnia dell’adulto e dei suoi amici i rituali del sonno.
Al momento del risveglio è in grado di alzarsi da solo senza svegliare i suoi compagni e raggiungere subito il soggiorno dove può riprendere tranquillamente le normali attività.
In questo modo si avviano i processi di autonomia anche in un momento che di solito è definito da orari e modalità rigide.

La cucina: è ampia e sistemata in modo da rendere possibile un servizio mensa per 100 bambini in meno di mezzora.
E' funzionale e pratica, con lo spazio per la cottura delle vivande e un altro spazio distinto per piatti e materiale usato o sporco.
Saranno erogati due pasti distinti e giornalieri:
un primo pasto per i bambini del Nido,
un secondo pasto per i bambini della Materna.
Eventualmente sarà pure possibile preparare un terzo pasto per i ragazzi del dopo-scuola.

Il giardino: offre uno spazio esterno che soddisfa la necessità di stare
all'aria
aperta, di esplorare e fare esperienza con la natura e con il mondo circostante.
Sulla zona lastricata con un tappeto morbido anticaduta i bambini sono liberi di giocare in qualsiasi momento della giornata, dal momento che gran parte degli elementi presenti possono essere utilizzati sia all’aria aperta che al chiuso.
Lo spazio verde lascia aperte tutte le attività possibili, dalla cura delle piante e dei fiori ai giochi sull’erba.

martedì 9 dicembre 2008

La qualità

LA QUALITA' PARTE DALLA REALIZZAZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI


L'elemento innovativo del Centro Infanzia "Padre Antonio"è quello di puntare alla connessione tra la domanda sociale documentata( rif. questionario) del territorio di Mandriola e i risultati possibili che si otterranno dal sevizio erogato e dalla tipologia degli interventi offerti.
Diventa fondamentale pertanto adottare una logica di valutazione ex- ante indice di una trasparenza e chiarezza metodologica, di una interiorizzazione e applicazione del concetto di qualità, di una concretezza nella scelta di elementi essenziali e di una responsabilità nelle scelte gestionali.
Tutto questo si realizza attraverso uno strumento : LA CARTA DEI SERVIZI
Questo documento offre una dupplice opportunità: da un lato assicura agli utenti l'atteggiamento che il centro infanzia vuole assumere e cioè quello di un servizio in continuo miglioramento e aggiornamento e dall'altro assicura a tutti gli operatori impegnati un percorso di crescita professionale.
Inoltre la realizzazione di tale documento è di risposta all'addempimento normativo che lega la concessione dell'accreditamento ( l.328 / 2000).
La metodologia utilizzata sarà quella tipica di un approccio analitico con un processo a cascata.
Per ora elencherò i contenuti che verranno approfonditi nelle prossime pubblicazioni:la situazione organizzativa del servizio, la mission, le dimensioni di qualità, il contesto territoriale, gli obbiettivi generali, gli indicatori qualitativi e quantitativi, gli standard generali e specifici, il piano dell'offerta formativa, le strategie di miglioramento, la progettazione e l'intervento del nido, della scuola infanzia e del doposcuola.

lunedì 1 dicembre 2008

La struttura del Centro Infanzia

LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI


Qualche tempo fa, sono stati pubblicati due bollettini sul Centro Infanzia a Mandriola, chiarendo quali fossero le motivazioni, le finalità, gli scopi, il significato pastorale, il ruolo di una Scuola Materna in seno alla comunità e al quartiere di Mandriola e perchè si era deciso di costruirlo in una zona piuttosto defilata rispetto alla chiesa, ecc...
Sembra che tutti vogliamo il Centro Infanzia... e tutti dobbiamo farcene carico.
Nella seduta del Consiglio Pastorale del 05.09.08 si è discusso a lungo su questo quesito:
Il Centro Infanzia lo portiamo avanti come Parrocchia,
oppure chiediamo al Comune (visto che aveva espresso la disponibilità) di farsene carico?
Si è deciso, a larga maggioranza, di portarlo avanti come Parrocchia.
Si studierà la situazione, saranno presentate delle proposte alla comunità sul come muoversi.
Ora vorrei trattare un altro aspetto del Centro Infanzia su cui non mi sono ancora soffermato: la sua struttura.
Innanzitutto spero che mentre leggiamo queste righe abbiamo visto il progetto del Centro Infanzia, esposto da due anni alla porta della chiesa.
E' costituito da due parti distinte: Asilo Nido e Scuola Materna.
La struttura è a piano unico, vagamente a forma di ventaglio attorno alla sala giochi (mq. 80) al centro di tutto il complesso.
Tutta la struttura è stata studiata in maniera originale, affinchè sia funzionale e pratica per i bambini, i locali spaziosi, con alcuni accorgimenti tecnici innovativi (pannelli solari, raccolta acque piovane, colori a pastello, vetrate, aerazione, ecc...), senza spazi morti o angusti.
Ecco alcune caratteristiche in particolare:
- ampie vetrate (che si possono oscurare), in modo che i bambini godano della luce e del verde esterni anche quando sono in aula. Gli spazi interni sono in dialogo costante con gli spazi aperti, con la luce, il verde, i colori, le piante, l'aria...
- 3 aule per tre sezioni (di 70 mq. ciascuna, quasi la superficie di un appartamento) con i servizi in ogni sezione;
- un grande salone (mq. 350) per le attività motorie dei bambini e per grandi incontri con i genitori,
- una sala giochi al centro del complesso, che prende luce diretta dall'esterno da un lucernario sul soffitto,
- una sala mensa (100 mq.) per un centinaio di bambini,
- un'ampia cucina per i pasti dell'Asilo Nido e della Materna.
Si può accedere alla struttura: o dalla strada S.Bellino, (il parcheggio antistante potrà ospitare 32 auto),
oppure si può accedere anche a piedi dal parco Alvarez.
Entrando da Via S.Bellino si hanno immediatamente sulla destra i locali degli uffici e un'aula per il dopo-scuola.
Il pavimento, diversamente colorato, indicherà il percorso degli adulti che accompagnano i bambini nelle varie sezioni, per evitare che abbiano da sporcare gli spazi propri dei bambini.
Un accenno ad altre caratteristiche costruttive.
Si è data particolare attenzione al tipo di materiali usati, all'arredo, e alla sicurezza.
E' un progetto grande, bello e funzionale.
L'edificio sfrutta gli spazi interni nella maniera più razionale, quasi geniale, tanto da non essere necessari i corridoi di passaggio da un ambiente ad un altro, pur rimanendo questi tutti indipendenti.
I materiali di costruzione usati sono tutti eco-compatibili, cioè, materiali il più possibile naturali, non inquinanti, non tossici, riciclabili e con basso impatto ambientale.
Per le murature perimetrali, anche strutturali dell'edificio, sono stati usati laterizi di tipo "porizzato", rettificato, prodotti con argille naturali e farina di legno, totalmente privi di additivi chimici, di elevate qualità termo-isolanti, traspiranti e fono-isolanti.
Si è cercato di ridurre al minimo le strutture portanti in calcestruzzo armato a vantaggio di una minore induzione magnetica; si sono favorite invece le strutture in legno lamellare.
Le pareti interne divisorie sempre in laterizi del tipo "porizzato" garantiscono una elevata resistenza al fuoco.
Per la copertura si sono adattati due tipi di soluzione:
per i locali di attività didattica, i solai e le travature sono di legno lamellare, di elevata insonorizzazione;
mentre nei locali dei servizi (cucina, mensa, gabinetti, ecc...) i solai sono in laterizio.
Per gli isolamenti di copertura, i pannelli sono di fibra di legno, pressati e assemblati senza collanti, con basso coefficiente di conduttività termica ed elevato potere di isolamento acustico.
Per gli intonaci interni ed esterni si è usata malta priva di cemento, con calce idraulica naturale e sabbie calcaree pure, con elevata traspirabilità.
I pavimenti dei locali e i rivestimenti sono in gomma naturale, priva di pvc; mentre per i servizi si è usata la ceramica.
I serramenti sono in alluminio a taglio termico, con vetri basso-emissivi, con elevata resistenza termica e potere fono-isolante. Per i serramenti interni si è preferito il legno lamellare.
L'impianto di riscaldamento è a pavimento, a bassa temperatura, a garanzia di un elevato grado di confort.
L'impianto di ricambio d'aria è in grado di garantire un rinnovo costante a vantaggio della salubrità dei locali. Sarà pure adottato un sistema di ricupero di calore (in inverno) in maniera da razionalizzare i consumi e consentirà il ricambio d'aria anche nei mesi più caldi, con diminuzione del grado di umidità.
Gli arredi saranno realizzarti con materiale naturale, quali legno massello e multistrati, pannelli in pressato di legno naturale riciclato; le vernici e gli oli saranno di origine vegetale, tutto riciclabile, completamente atossico.
Al di là della struttura poi, si sta facendo un lavoro notevole per la parte didattica educativa : si sta preparando la "carta dei servizi", il programma formativo e la scelta del personale.
Una commissione sta analizzando le domande di insegnanti, inservienti, cuochi, ecc... che entreranno nel Centro Infanzia... si ha la possibilità di scegliere tra decine di domande.
Quando a settembre del 2009 si aprirà il Centro Infanzia, dovremo essere orgogliosi di iscrivere i nostri bambini a questa Scuola, perchè sarà di alto livello: sia nella struttura, che sotto l'aspetto formativo.


Origini del Centro Infanzia "Padre Antonio"

LA CRONISTORIA........


E' bene che una grande opera come il CENTRO INFANZIA che si aprirà a Mandriola di Albignasego come Nido -Scuola Materna-Doposcuola, abbia negli archivi la storia delle sue origini, per cogliere le radici, le motivazioni della sua nascita, i contrattempi e le vicessitudini che hanno caratterizzato i primi anni.
Nel Comune di Albignasego già sono attive 7 Scuole Materne parrocchiali, facenti capo ad altrettante parrocchie del Comune; l'unica parrocchia ad essere sprovvista è Mandriola, le cui famiglie ogni mattina erano costrette a spostarsi su tutto il territorio alla ricerca di un Nido o di una Scuola Materna.
  • 2000 arriva nella Parrocchia di Mandriola un nuovo Parrroco al quale molti hanno confidato di desiderare una Scuola materna: bel desiderio,bel sogno ma la parrocchia conta meno di 3000 abitanti e i fedeli sono il 20%.
  • 2002 il Consiglio Pastorale prende in considerazione il progetto e pensa ad una sottoscrizione di firme da mandare la Comune di Albignasego per chiedere una Scuola Materna statale nel quartiere. Questo avviene nel periodo di Natale del 2002 attraverso una campagna di sensibilizzazione si racolgono 380 firme e la richiesta viene inviata al Sindaco del Comune di Albignasego, al Dirigente scolastico di circoloe all'Assessore alla Pubblica Istruzione. Il Comune di Albingasego non risponde mentre l'Assessore alla Pubblica Istruzione che è residente a Mandriola si fa porta voce del quartiere e pubblica un articolo riguardante l'esigenza di una Scuola Materna a Mandriola sul giornale il Mattino di Padova.
La frazione in quegli anni non solo dava l'impressione di essere un quartiere dormitorio ma sembrava dimenticata dall'amministrazione comunale, dall'altra parte le persone più significative del quartiere non avevano mai sollecitato il comune ad interessarsene anzi in alcune occasione era stata manifestata una certa chisura mentale e pratica.
Negli anni a seguire si valutarono le aree possibili per la realizzazione e restava ferma l'idea della Scuola Materna statale non di certo una parrocchiale.
  • 2004 un cittadino di Mandriola, commercialista, consigliere di maggioranza del Comune di Albignasego, fratello del direttore responsabile della FISM ( federazione italiana scuole materne)si presenta dal parroco e gli propone la realizzazione di un Centro Infanzia parrocchialecomprendente Nido, Scuola Materna e Doposcuola. La proposta di un Centro Infanzia costruito,gestito dalla parrocchia era un progetto stupendo ma nello stesso tempo di un'enormità pazzesca, una realtà fuori dal buon senso. Il parroco aderì all'iniziativa perchè era fortemente interessato e si impegnò a far valutare la proposta alla Curia. Così il Parroco e il commercialista insieme ad altri due cittadini di Mandriola istituiscono il Comitato Promotore del Centro Infanzia. Nella seduta del Consiglio Pastorale del 2 luglio 2004 riferisco del colloquio avuto con il cittadino promotore e che ero intenzionato a contattare la Curia Diocesana per valutare la fattibilità: sembrava un impegno esagerato per la frazione ma valeva la pena provare a sentire il parere. Nei primi incontri con la Curia (vescovo, responsabule scuole cattoliche della diocesi, vicario generale, economo diocesano) emerge un'opinione al progetto positiva, si prende visione degli spazi : per la Curia la zona dove realizzare il centro Infanzia è vicino alla Chiesa mentra per il comune l'area è vicino alle scuole elementari ( 1° punto non condiviso).
  • 2005 la proposta viene discussa dal Consiglio Pastorale che si pone in linea con il Comune per salvaguardare gli spazi situati vicino alla chiesa dedicati allo sport e al gioco. Viene inoltrata una seconda domanda ufficiale al sindaco di Albignasego. Intanto viene incaricato l'architetto per studiare il progetto e viene definita l'area vicino alle scuole elementari di via San Bellino di propietà del comune acquistabile per 72.000,00 euro. Il progetto presentato in Curia viene approvato.
In un secondo momento la Curia espone delle perplessità sull'area dove costruire il Centro Infanzia perchè ritiene che la lontananza dalla chiesa non permetta di svolgere la funzione pastorale e non è favorevole alla convenzine comune-parrocchia ma approva il progetto. ( 2° punto non condiviso)
I progetti Centro Infanzia e Convenzione avvrebbero dovuto procedere in maniera indipendente in realtà da questo momento vanno avanti, rallentano e si bloccano in concomittanza per scelte della Curia che li abbina, complicando non poco i rapporti Parrocchia-Comune-Curia.
Seguirono incontri positivi e non tra i responsabili per le necessarie autorizzazioni.
  • 2006 la Curia concede, su pressione del Vescovo, un mutuo ventennale di un milione di euro per la costruzione del Centro Infanzia. A questo punto il Vescovo diventa il diretto interlocutore. Gli uffici della Curia deputati a sbrigare le pratiche burocratiche creano intoppi rallentando i processi. C'è la presntazione ufficiale del progetto definitivo ed esecutivo con computo economico e piano finanziario del Centro Infanzia alla Commissione di Arte Sacra e all'Ufficio di Economato della Curia.Il progetto viene approvato con riserve: la struttura può essere ridimensionata e così l'onere economico e si ribadisce che la lontananza dalla chiesa non potrà svolgere una funzione pastorale. Il Comitato promotore, l'architetto e alcuni responsabili del Comune presentano a voce e a diapositive il progetto a tutta la comunità. Esce un articolo sul giornale " Mandriola raddoppia e avrà una scuola materna".

Si arriva ad una situazione di stallo: si è in possesso dell'autorizzazione del Vescovo, ma non quella della Curia e degli Uffici competenti, non si poteva accedere al milione di euro, se la pratica non venive firmata dal Vicario generale, nè si poteve firmare la Convenzione Comune Parrocchia per l'ostruzionismo del Vicario e dell'ufficio Legale. Seguono così le dimissioni del Consiglio pastorale. ( 3° punto non condiviso)Successivamente c'è la presa di posizione del Vescovo che autorizza a procedere secondo i progetti elaborati dal Comitato Promotore e dal Consiglio Pastorale.

  • 2007 il Comune concede il diritto di superficie su un lotto di sua prorprietà, acquistandolo a 72.000,00 euro pegabili in 15 anni, con rate di 2.400,00 semestrali. Viene indetta una assemblea pubblica per illustrare su grande schermo il progetto edilizio da parte dell' architetto e il piano formativo-didattico educativo da parte due laureande in Scienze della formazione dell'Università di Padova Laurea Specialistica in Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi. Sono presenti un centinaio di persone. Il Comune rilascia le autorizzazioni per i lavori.

  • 2008 si firmano i contratti don le ditte costrutrici e iniziano i lavori. Le laureande svolgono un' indagine conoscitiva su tutto il territorio di Albignasego attraverso un questionario per approfondire i bisogni, le attese e le esigenze delle famiglie nei riguardi dei servizi per l'infanzia. Il Parroco informa con i bollettini costantemente la comunità sull'andamento dei lavori e sul significato di un Centro Infanzia a Mandriola. Permane la preoccupazione economica così il Parroco incontra il Sindaco il Segretario Comunale e il commercialista per decidere se portare avanti il Centro Infanzia parrocchiale o statale in termine di costruzione e di gestione. Il Parroco propone una forma di collaborazione tra Parrocchia e Comune ma non viene accettata. Il Consiglio Parrocchiale si riunisce più volte e studia insieme al Comitato Promotore l'impegno economico, al comunità sostiene il Parroco e vuole il Centro Infanzia e si impegna a trovare fonti di finanziamento. Entrano a sostenere economicamente il progetto il Comune, la Regione Veneto, la Provincia, la Fondazione. Si fanno le pre-iscrizoni con un buon risultato e si inizia un processo di selezione del personale con prove di personalità, intelligenza e conoscenza.
  • 2009 si fanno le iscrizioni e si lavora per le autorizzazioni all'esercizio, per l'accreditamento e certificazone.

Faccio presente che per scelta non ho espresso nomi in questa cronostoria per cercare di dare un'informazione obbiettiva e al di sopra di ogni opinione politica puntando alla riflessione sui processi che hanno portato alla creazione del Centro Infanzia.